venerdì 13 maggio 2011

Lorenzo Lotto. La mostra a Roma


Oltre 50 opere dell'artista sono esposte alle Scuderie del Quirinale. Lorenzo Lotto si colloca nell'ambito della pittura veneta cinquecentesca, sebbene il riconoscimento delle sue doti sarà postumo e nonostante abbia vissuto anche in Lombardia e nelle Marche, dove sono conservate opere importanti.
Nel 1509 giunge a Roma chiamato da Giulio II. La permanenza nella Città Eterna sarà breve: mai sarà pienamente compreso.
Salendo le scale semicircolari della mostra, una scritta luminosa proiettata a muro definisce il pittore "schivo" e "umbratile".
I colori e la loro brillantezza è ciò che subito colpisce. Le opere sono disposte in modo che la luce possa mettere in risalto le morbide forme, le prospettive e le pieghe delle vesti. Come nel "L'apparizione della Vergine ai Santi Antonio Abate e Ludovico da Tolosa", dove il mantello celeste della Madonna è in rilievo e sembra distaccarsi dal dipinto. La scena dell'apparizione si colloca in luogo aperto e assolato, tra alberi e vegetazione sullo fondo. I due santi sono in estasi e venerazione mistica.

Nel Cristo deposto nel sepolcro, che troviamo tra San Domenico risuscita Napoleone Orsini, nipote del cardinale di FossanovaLapidazione di santo Stefano (predella della Pala di San Bartolomeo), lo svenimento della Madonna alla vista del Cristo è rappresentata con la dinamica copertura degli occhi per effetto del cedimento della parte del mantello posto sul capo.
Nella Madonna in trono con il Bambino e i Santi Giuseppe, Bernardino da Siena, Giovanni Battista e Antonio Abate e Angeli (Pala di San Bernardino - 1521), la Madonna è in vesti rosse. Un viso giovane e moderno nell'atto di chiedere l'attenzione al Bambino, che invece sembra manifestare la distrazione tipica della fanciullezza. Il drappo verde a protezione e completamento della scena viene sorretto da quattro Angli alati. Le ali sono evidentemente mutuate dagli uccelli. Dei quattro l'Angelo di destra tradisce movimenti goffi e disordinati: pare, infatti, sorreggere il drappo con difficoltà. Un quinto Angelo con ali che sembrano richiamare le piume del pavone è nell'atto di scrivere le preghiere. In veste arancioni (il colore è forse polarizzato col tempo) ci guarda intensamente allo scopo di catturare la nostra attenzione. Dall'estrema sinistra, San Giuseppe ha i piedi nodosi e vissuti (e per il dettaglio ci sembra quasi un legame col Caravaggio). L'aspetto dimesso, la barba bianca e la manica strappata in un lato costituiscono dettagli che ne rafforzano la sua intensa operosità. San Bernardino estasiato e mistico con in mano la simbologia dell'ostia è completamente catturato dalla scena centrale. San Giovanni Battista richiama con la mano e la mimica dell'indice lo sguardo e l'interesse di un Giovanni Battista forse troppo vecchio per vedere e sentire chiaramente. Sullo sfondo una scena di campagna. Una casa in fiamme.
Nella  Madonna con il Bambino e i santi Caterina d'Alessandria e Tommaso (1528 - 1530), da Vienna, colpisce l'ampia veste azzurra dove viene accolto dolcemente il Bambino.

Al piano superiore troviamo l'Annunciazione (1533 circa), l'olio scelto a simbolo dell'intera mostra. Lo sguardo della vergine, docile e obbediente ai voleri Supremi, aggiungono una quarta dimensione, quella della rappresentazione e del coinvolgimento dello spettatore. Ci si sente immersi da quegli occhi dolci e increduli. L'Arcangelo, biondo e in vesti azzurre, inginocchiatosi porta la notizia di una missione che travalica l'umana comprensione. Sullo sfondo in alto a destra un Dio che sembra aggiungere con severità il peso di un'opera difficile. Il balzo del gatto completa la raffigurazione dei limiti propri di una dimensione terrena rispetto all'eccezionalità dell'evento.

Infine, Presentazione di Cristo al tempio (1554 - 1556) solo per sottolinearne che la tarda opera pittorica, in cui le forme sono più piccole e approssimative. La cura dei dettagli è più sfumata: la capacità è evidentemente ridotta in conseguenza dell'età ormai avanzata.

Link Utili:



NOTE:
  • Lotto. I Simboli, Mauro Zanchi, Giunti, Milano 2011



In lungo e in largo per l'Italia.
Lorenzo Lotto nasce a Venezia nel 1480. Nello stesso anno 18.000 Turchi sbarcano a Otranto. Sulla resistenza degli otrantini e sui massacri consiglio la seguente lettura: Maria Corti, L'ora di tutti, Bompiani.

1 commento:

  1. Asciutto ed elegante... è come te!!!
    Il tuo blog mi piace tantissimo!!
    Ciao ciao
    Cinzia C.

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