martedì 1 febbraio 2011

Ara Pacis

E' una giornata piena di sole. L'avvio di un'era di pace e serenità. Mi reco in Lungotevere in Augusta. Faccio visita all'Ara Pacis Augustae.
Da qualche anno (dal 2006) si trova all'interno di un nuovo grande edificio, con ampie vetrate. Una struttura che ha sostituito la precedente soluzione - che non era più idonea a proteggere il monumento - nella quale ha sede anche uno dei Musei in Comune, il Museo dell'Ara Pacis. All'interno del Museo stesso sono esposti anche degli elementi che non si son potuti riposizionare sull'altare.

L'altare fu voluto da Augusto con chiara evidenza degli scopi politico-propagandistici per onorare e simboleggiare la pace e la prosperità nell'era augustea dopo un lungo periodo di guerre.

Si compone di un recinto rettangolare, con due ingressi nei lati più corti preceduti da una gradinata. L'altare vero e proprio si trova all'interno. Dopo la fine dell'Impero, il monumento rimase interrato a seguito dell'inondazione del Tevere. Fu riscoperto nel Cinquecento e, in occasione del bimillenario della nascita di Augusto (1937-38), furono completati gli scavi e l'Ara Pacis fu ricomposta all'interno di un padiglione eretto sul Lungotevere, presso il Mausoleo di Augusto.

All'impronta si ha la percezione di un corpo "freddo" e distante, anche se maestoso; tuttavia, questa sensazione si attenua e l'interesse aumenta avvicinandosi ad esso e alla vista dei dettagli. Hanno riscontrato un mio interesse alcune scene in rilievo della superficie esterna, ai lati dei due ingressi. Solo in conseguenza di una personalissima scelta, non riferisco sul lato in cui sono raffigurati i membri della famiglia imperiale. Riporto in sunto le notizie che ho raccolto in funzione della visita.


Grotta Lupercale


Sul lato principale, a sinistra, è possibile ammirare la grotta detta Lupercale. Restano solo pochi frammenti, ma è chiaro l'intento di rappresentare la fondazione di Roma, con Romolo e Remo, nonché la lupa.




Personificazione di Roma


Sul lato secondario, a destra, si trovano i rilievi, quasi completamente perduti, della Personificazione di Roma seduta su una catasta d'armi e trionfante sotto il principato di Augusto.





Venere Genitrice



A sinistra del medesimo lato, abbiamo il pannello meglio conservato, giuntoci praticamente integro. Il rilievo rappresenta nella parte centrale una grande figura matronale seduta con in grembo due putti. Ai lati si trovano due ninfe: quella di sinistra è seduta su di un cigno in volo, simbolo dell'aria; quella di destra su di un drago marino, simbolo del mare. I due animali fanno riferimento alla serenità della pace in terra e in mare. L'allegoria degli elementi è presente anche nel paesaggio, a sinistra è fluviale, al centro è roccioso con fiori e animali, mentre a destra è marino. Seppur non univoche le interpretazioni della scena, sembra che la figura della Terra rigogliosa in conseguenza della pace, possa essere identificata con Venere Genitrice.




NOTE
  1. fonti: L. Buccino, F. Smith, Roma Antica, La Biblioteca di Repubblica - L'Espresso, Torino 2011
  2. link: Ara Pacis - wikipedia

Nessun commento:

Posta un commento

Modulo dei commenti