venerdì 29 giugno 2012

Pompei, sulle Orme di Roma. Villa dei Misteri

Il Vesuvio nel 79 d.C. ha scattato una strana fotografia. Ha fermato la vita di molti e tagliato la linea del tempo di un'ampia cittadina. Gli scavi archeologici di Pompei ci hanno consegnato un'intera città romana. Le ceneri, che il 29 agosto di quell'anno hanno seppellito anime e costruzioni, hanno protetto le architetture e le decorazioni  fino agli inizi del '900.

I romani antichi scelsero le coste della Campania per affacciarsi nelle zone meridionali della penisola italica. Alleanze e conflitti porteranno Roma ad essere egemone nella zona fin dalla fine del II secolo a. C.

Sorsero così lussuose ville e una rete di vie dense di vita e commercio. Molti furono coloro che esercitavano attività agricola e commerciale. Le costruzioni erano pertanto di tipo agricolo e di fattura residenziale. 

Le ville signorili erano ampie e comode e di norma accoglievano i romani nei loro periodi di riposo.



La Villa dei Misteri sorge un po' fuori il perimetro cittadino, in una zona in altura con vista mare. Presenta insieme le caratteristiche tipiche della costruzione rurale e di quella signorile. Un'area era dedicata anche alla lavorazione del vino. 






Sono le decorazioni - fortunatamente ben conservate - a dare lustro a questa villa. Le raffigurazioni di tipo religioso si mescolano a quelle di rappresentazione allegorica.






Le figure sono praticamente a grandezza naturale e si sviluppano in sequenze successive, sviluppando una rappresentazione scenica con situazioni separate da decorazioni verticali. La dominante cromatica rossa esalta le forme donando tridimensionalità e profondità.

Il mistero viene rappresentato nell'affresco che per dimensioni si definisce megalographia: si distinguono figure femminili in rito iniziatico di preparazione al matrimonio.

Per approfondimenti cfr: decorazioni pittoriche parietale:

  • secondo stile: tecnica architettonica in cui gli elementi vengono dipinti, invece che essere realizzati in stucco. Le prospettive si riproducono con abili giochi di colori e ombre. Durante il primo stile il rivestimento delle pareti è in rilievo;
  • terzo stile: foggia detta "ornamentale", in cui le scene in sequenza vengono riprodotte in pannelli divisi da decorazioni orizzontali e verticali.

Appunti di viaggio.  Una visita immancabile:
  • all'ingresso guide competenti e gentili sono pronte ad accompagnarvi per un giro colturale e una esperienza unica;
  • la "Piccola guida agli scavi di Pompei", consegnata presso la biglietteria con l'acquisto del titolo di ingresso, costituisce un validissimo strumento dove attingere notizie e curiosità, durante e dopo la visita.


NOTE
  • P. Vianello - G. Regalia - M. Grassi - M. Giovagnoni - M. Gandini, Il nuovo Navigare nell'arte,  B - Storia dell'arte, Ed. La Scuola, Brescia 2008;
  • Piccola guida agli scavi di Pompei, Sopraintendenza Archeologica di Pompei, 2001